Obbligo Polizze Catastrofali per le Imprese: Scadenze Aggiornate, Costi e Come Scegliere la Migliore
Introduzione
Dal 2025, tutte le imprese italiane saranno obbligate a stipulare una polizza assicurativa per coprire i danni derivanti da calamità naturali ed eventi catastrofali. Questo obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024, ha generato un acceso dibattito tra gli imprenditori, molti dei quali lo vedono come un ulteriore peso economico.
Tuttavia, con il decreto approvato il 28 marzo 2025, il Governo ha concesso una proroga per medie, piccole e micro imprese per permettere loro di adeguarsi con maggiore consapevolezza.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede la normativa, quali sono i vantaggi di una copertura adeguata e come scegliere la polizza giusta senza commettere errori.
Chi Deve Assicurarsi e Quali Sono le Nuove Scadenze?
Le imprese sono suddivise in tre categorie, ognuna con una scadenza differente per l'obbligo di stipulare una polizza contro i danni catastrofali:
Grandi imprese: obbligo confermato dal 1° aprile 2025 (ma con una tolleranza di 90 giorni );
Medie imprese: obbligo rinviato al 1° ottobre 2025;
Piccole e micro imprese: obbligo prorogato al 1° gennaio 2026.
Le imprese agricole sono escluse dall'obbligo e rientrano in un fondo mutualistico nazionale.
Perché È Stato Introdotto Questo Obbligo?
L’Italia è tra i Paesi europei più esposti a rischi naturali come terremoti, alluvioni e frane. Ogni anno, gli eventi catastrofali causano miliardi di euro di danni, mettendo in ginocchio interi settori produttivi. Attualmente, solo il 5% delle imprese italiane è assicurato contro questi rischi.
L'obbligo assicurativo nasce per:
Ridurre la dipendenza dagli aiuti statali, che spesso arrivano in ritardo e in misura insufficiente;
Proteggere il tessuto economico nazionale, evitando il fallimento di imprese colpite da disastri naturali;
Promuovere una maggiore consapevolezza sui rischi e sulle soluzioni disponibili.
I Timori degli Imprenditori: Costo o Opportunità?
Molti imprenditori vedono questo obbligo come un’ennesima tassa. È comprensibile: il costo delle polizze può sembrare un peso, soprattutto per le PMI che già affrontano spese elevate.
Ma cosa succederebbe in caso di un evento catastrofale senza una copertura adeguata?
Prendiamo il caso di un'azienda manifatturiera situata in una zona a rischio sismico. Senza assicurazione, un terremoto potrebbe portare alla perdita totale dei macchinari e alla chiusura dell’attività. Con una polizza ben strutturata, l’azienda potrebbe riprendersi più velocemente, evitando il fallimento.
L'importante è scegliere una polizza adeguata e non affidarsi solo al criterio del prezzo più basso.
COME SCEGLIERE LA MIGLIORE POLIZZA CATASTROFALE?
La Legge, stabilisce il concetto di evento calamitoso e catastrofale, distinguendo fra tre casi:
· alluvione, inondazione ed esondazione;
· sisma;
· frana.
Devono essere considerate come singolo evento le prosecuzioni di tali fenomeni entro le 72 ore dalla prima manifestazione.
Tre le fasce assicurative con tre massimali:
1. fino a €.1.000.000,00 di somma assicurata, indennizzo al 100%, ovvero pari alla somma assicurata
2. da €.1.000.001 a €. 30.000.000 di somma assicurata, l’indennizzo non potrà essere inferiore al 70% di quest’ultima
3. Oltre €. 30.000.000 ed in ogni caso per le aziende con fatturato oltre i €.150.000.000,00 e oltre i 500 dipendenti, non è previsto nessun livello minimo di copertura obbligatorio, pertanto la contrattazione è libera.
resta a carico dell’assicurato il 15% del danno.
Dal momento che franchigie e scoperti sono stati normati e sono uguali per tutte le compagnie, la scelta della polizza catastrofale non può basarsi esclusivamente sul prezzo. È fondamentale considerare altri fattori che possono fare la differenza in caso di sinistro:
Solidità e affidabilità della compagnia: Optare per un'assicurazione con un track record consolidato garantisce maggiore sicurezza nei risarcimenti.
Velocità di liquidazione del sinistro: Tempi di gestione efficienti possono fare la differenza nel recupero dell'attività dopo un evento catastrofale.
Servizi aggiuntivi: Alcune compagnie offrono assistenza post-evento, perizie rapide e consulenze per la prevenzione dei rischi.
Personalizzazione della copertura: Anche se i parametri minimi sono stabiliti per legge, alcune polizze consentono di integrare coperture extra per specifiche esigenze aziendali.
Non limitarti a confrontare solo il costo annuale: analizza l'affidabilità dell'assicuratore, la qualità del servizio e il supporto offerto nei momenti critici. Una scelta superficiale potrebbe rivelarsi più costosa nel lungo periodo.
Affidarsi a compagnie di alto livello, con esperienza nella gestione di sinistri complessi, è una scelta strategica che può fare la differenza.
Domande Frequenti
1. Se non stipulo la polizza entro i termini, cosa succede?
Per le grandi imprese, dopo il 1° luglio 2025, l’assenza della polizza potrebbe comportare l'esclusione da contributi pubblici e agevolazioni finanziarie: come ad esempio:
a) sospensione di mutui e tributi;
b) proroga dei versamenti contributivi;
c) accesso alla cassa integrazione per i dipendenti..
Per le PMI, le stesse sanzioni si applicheranno dopo le rispettive scadenze.
2. È possibile ottenere agevolazioni per il costo della polizza?
Sì, il Governo sta valutando incentivi fiscali e contributi per agevolare le imprese nell'adempiere all'obbligo assicurativo.
3. Come faccio a sapere quali rischi coprire?
Puoi consultare la mappa del rischio sismico e idrogeologico fornita dalla Protezione Civile per valutare il livello di esposizione della tua azienda.
Conclusione
L’obbligo della polizza catastrofale può sembrare un’imposizione, ma in realtà è una forma di tutela fondamentale per il futuro della tua impresa. Grazie alla proroga, hai il tempo necessario per scegliere la soluzione migliore senza fretta.
Non aspettare l’ultimo momento: investire in una copertura adeguata oggi può salvarti domani.