Risparmiare fino 2200€ di tasse grazie al fondo pensione
Che tu sia dipendente o professionista, o addirittura pensionato (vedi sotto) puoi versare liberamente fino a 5165€ all’interno di un fondo pensione e grazie al decreto legge 252/2005 http://www.covip.it/wp-content/uploads/A-016-Decreto-2529.pdf portarlo totalmente in deduzione dal proprio reddito e ottenere di fatto un risparmio fiscale notevole, come da tabella:
· reddito personale LORDO fino a 15.000€ risparmi 1188€
· reddito personale LORDO da 15.000€ a 28.000€ risparmi 1394€
· reddito personale LORDO da 28.000€ a 55.000€ risparmi 1962€
· reddito personale LORDO da 55.000€ a 75.000€ risparmi 2117€
· reddito personale LORDO oltre 75.000€ risparmi 2220€
Dove finiscono i miei soldi?
Se decidiamo di destinare i nostri risparmi in un PIANI INDIVIDUALI PENSIONISTICI stipuliamo a tutti gli effetti una polizza vita, la quale prevede un rendimento annuo in base al profilo scelto.
Ecco le principali caratteristiche:
· decidere liberamente quando e quanto versare
· decidere dove investire in base alle proprie esigenze
· decidere di cambiare in qualsiasi momento il profilo d’investimento
· decidere di trasferire l’intera posizione a un'altra forma di previdenza.
Chi può aderire?
· Lavoratori dipendenti (pubblici e privati)
· Lavoratori autonomi e liberi professionisti
· Pensionati (purché l’iscrizione avvenga un anno prima della maturazione dell’età prevista per il pensionamento di vecchiaia)
· Soggetti fiscalmente a carico
· Tutti coloro che non svolgono un attività lavorativa (es. casalinga)
Quado scade?
Il fondo pensione nasce con l’obiettivo di creare un capitale o una rendita integrativa al momento del pensionamento; per questo motivo la scadenza naturale del piano coincide con l’età pensionabile.
Per chi invece è prossimo alla pensione o la percepisce già, c’è un periodo di permanenza minimo di 5 anni.
Si può liquidare anticipatamente?
La risposta è sì, in questo senso il decreto prevede varie possibilità:
Fin da subito per:
· Spese mediche per se, il coniuge e i figli fino al 75%
· Perdita dei requisiti per invalidità che riduca la capacità lavorativa a meno di 1/3 riscatto totale.
· Cessazione dell’attività lavorativa che comporti inoccupazione fino al 100% (cambiano le tassazioni in base alla durata dell’inoccupazione)
Dopo 8 anni per:
· Acquisto o ristrutturazione della prima casa per se o per i figli fino al 75%
· Per qualsiasi esigenza fino al 30%
Cosa succede a scadenza?
Una volta giunti a scadenza esistono tre possibilità:
· Riscattare tutto il capitale maturato (la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante finale non deve superare il 50% dell’assegno sociale)
· Trasformare tutto il capitale in rendita vitalizia.
· Riscattare il 50% sotto forma di capitale e trasformare l’altro 50% in rendita vitalizia
Quali sono le tassazioni?
A scadenza sarà applicata una tassazione agevolata, da un massimo del 15% a un minimo del 9% in base agli anni di permanenza, solo sui versamenti portati in deduzione.
Sugli interessi maturati invece la tassazione è del 20%.
TUTTI I VERSAMENTI EFFETTUATI ENTRO L’ANNO SOLARE (1 gennaio – 31 dicembre) SONO DEDUCIBILI NELLA DICHIARAZIONE DELL’ANNO SUCCESSIVO
Per maggiori informazioni vi rimando alla pagina del blog sulla previdenza complementare